Quattro passi nell'antichità. Curiosità sulle calzature nell'Italia romana e altomedievale
Per inaugurare nuovi spazi espositivi nel Museo Archeologico Nazionale della Lomellina si propone una mostra fotografica sulla calzatura nell'antichità: un argomento appositamente scelto per creare un ideale collegamento con il Museo Internazionale della Calzatura, pure ospitato nel castello di Vigevano, nell'ottica di una promozione reciproca.
La mostra propone, attraverso le immagini, una storia della calzatura dal mondo greco-romano a quello altomedievale, passando in rassegna le varie tipologie e i diversi destinatatri o fruitori. Ci si sofferma anche sull'arte di fabbricare le scarpe, verificando che le tecniche e gli strumenti "artigianali" sono rimasti sostanzialmente immutati per secoli. Per questo motivo è stata affidata alle mani di un artigiano la realizzazione di un'ipotesi di ricostruzione di una calzatura altomedievale, partendo dai resti rinvenuti in una tomba dell'ex monastero di S. Felice a Pavia, per la prima volta presentati al pubblico.
Coordinamento scientifico: Rosanina Invernizzi |
Testi: NUOVA CHORÓS, Maria Teresa Donati, Thea Tibiletti |
Didattica: NUOVA CHORÓS, Sara Masseroli |
Progetto allestimento e grafica: Andrea Perin |
Restauro: Lucia Miazzo |
Analisi del cuoio: Laboratorio di archeobiologia dei Musei Civici di Como |
Ricostruzione scarpe: Antonio Appella |
Disegni ricostruttivi: Pierluigi Dander |